Regia Carlo Cecchi
Interpreti Francesco Sframeli, Spiro Scimone
Inizio 27/02/2010, 21:00 | Fine 27/02/2010, 21:00
La Compagnia Scimone Sframeli
“NUNZIO”
di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli e Spiro Scimone
Scene: Sergio Tramonti
Regia: Carlo Cecchi
Importante appuntamento all’Auditorium Flaiano: il Teatro Immediato presenta la prestigiosa Compagnia Scimone Sframeli con lo spettacolo “Nunzio”.
Spiro Scimone e Francesco Sframeli sono unanimemente riconosciuti come due tra i più interessanti interpreti della scena italiana contemporanea, protagonisti di un teatro realista e dal gusto beckettiano. “Nunzio” è scritta da Spiro Scimone in dialetto messinese e la messa in scena con la regia di Carlo Cecchi, gli vale la vittoria del premio Idi Autori Nuovi nel 1994 e la Medaglia d’oro Idi per la drammaturgia nel 1995.
Definito da Carlo Cecchi che “un’opera di reale necessità”, è il debutto capolavoro di Scimone e Sframeli. Acclamato dal pubblico e dalla critica come spettacolo rivelazione, resta una delle pietre miliari nel lavoro di una delle compagnie più interessanti e rappresentative del teatro italiano. Umano e crudo, tenero e spietato, lo spettacolo svela squarci di vibrante umanità e poesia in un’atmosfera surreale, solo apparentemente realistica: “è di spettacoli come questi che il teatro vive” (Franco Quadri – La Repubblica).
“Nunzio” atto unico con due personaggi, Nunzio e Pino, un killer e un operaio, due figure di meridionali emigrati per motivi di lavoro che vivono in un modesto appartamento nella periferia di una città del nord. L’azione, che si svolge nell’arco di una sola giornata, descrive il momento in cui Pino dopo un omicidio, tornando a casa scopre che Nunzio ha seri problemi di salute.
Due mondi, le stesse miserie, le stesse paure che trasudano dalle maglie di discorsi banali che raccontano solitudine ed emarginazione ma allo stesso tempo desiderio di ribellione e senso di amicizia.
Il linguaggio ricco e intenso, a volte crudo, se pur a tratti immerso in situazioni surreali mette in risalto l’umanità che accomuna i due personaggi.
“La lingua che ho usato in Nunzio è il dialetto messinese perché sentivo che riuscivo a esprimere tutto attraverso quella che è poi la mia lingua dell’ infanzia, è il suono delle mie radici e mi dava la possibilità di esprimermi veramente fino in fondo. Questo dialetto poi era perfetto anche per il tipo di personaggi e di situazioni che raccontavo, perchè creava un’atmosfera e un suono molto adatto per la storia di Nunzio. Le parole sono in messinese, ma c’è una costruzione molto teatrale per dare anche una musicalità e un’atmosfera precisa. Così è nato Nunzio”
Spiro Scimone
Da “Nunzio”, è stato tratto il film Due amici, diretto e interpretato dallo stesso Scimone e da Francesco Sframeli, vincitore nel 2002 del “Premio Leone d’Oro Opera Prima” alla Mostra del Cinema di Venezia.
La Compagnia Scimone Sframeli opera dal 1990 ma si costituisce formalmente nel 1997. Nel 1996 Scimone scrive Bar e nello stesso anno, Scimone e Sframeli vincono il premio Ubu rispettivamente come nuovo autore e nuovo attore. Nel 2001 dirigono e interpretano un film tratto dall’opera teatrale Nunzio, con il titolo Due amici che vince al Festival cinematografico di Venezia 2002 il Leone d’oro per la migliore opera prima.
Del 2004 è Il cortile che vince il Premio Ubu come miglior testo teatrale. La compagnia ha calcato negli anni le scene dei maggiori festival e dei più prestigiosi palcoscenici europei. Va ricordato, inoltre, che l’opera di Spiro Scimone “La festa” è stata rappresentata alla Comédie Francaise.